[SENSAZIONI] SELLARONDA HERO (NON) SIAMO PRONTI!!!

[SENSAZIONI] SELLARONDA HERO (NON) SIAMO PRONTI!!!

Ci siamo. Domani si parte per il Sellaronda hero (SRH). Quest’anno siamo solo io e Fabietto, gli altri non sono riusciti a iscriversi (le nostre due iscrizioni erano pendenti dall’anno scorso)  e quindi il carico di questa gara è tutto sulle nostre spalle. E noi quanto ci siamo preparati? N I E N T E ! ! ! ! ! ! Abbiamo preferito tutto l’anno le uscite in gruppo (spesso brevi) alle uscite prolungate, abiamo preferito preferito le uscite scazzo volte al divertimento rispetto alle uscite volte a macinare chilometri e metri di dislivello. Ci sentiamo pronti? A S S O L U T A M E N T E   N O ! ! ! ! ! Ma andrà bene questa gara. Perchè di gara di si tratta, e non fa parte del nostro spirito. Ma la natura che ci ospiterà ci darà la carica. E qualcosa del nostro spirito c’è, la cosa più importante e predominante: siamo in due, E due vuol dire già un piccolo gruppo. E il gruppo è l’anima di noi cinghiali. E poi a casa ci sarete voi amici. E anche solo un “chissà se quelle due bestie sono ancora vive” di tanto in tanto ci darà la carica. Ok amici . Forse siamo pronti! CANEDERLI, COSTINE, ROSTI E SKIWASSER STIAMO ARRIVANDO!!!!!!!! Non saremo giganti, ma saremo sempre...
24h Finale Ligure 2014 – Wowwwww

24h Finale Ligure 2014 – Wowwwww

  Cos’hanno in comune un’ananas, un falcetto e una ciocca di capelli? NIENTE. Ma ad un’attenta analisi, TUTTO. E il TUTTO, per noi cinghiali, significa 24 h di Finale Ligure. Anche quest’anno, Wildpigs carichi a mille per l’edizione cowboy 2014; carichi come i furgoni di balle di fieno e di balle in generale: sedie a dondolo, cappi, teste di cavallo finte, ossa vere appena squartate, tende, tendine e tendoni, piastra per griglia, luci a strobo, tra(west)imenti e cappelli cowboy sponsored by “Made in China”, bandiera, megafoni, insegne luminose o scolpite nel legno. Ah già, carichi anche di bici: mtb varie, da 26 e 29, front acciaiose o scandaliche, full carboniche e non, e lei, la Big Monster. Erby Io mi presento in singlespeed. Scelta azzeccatissima, che rifarei in questo momento. Ogni anno che passa, ogni edizione della 24 che ci lasciamo alle spalle, è un bagaglio di amicizie, incontri, esperienze e divertimenti che accrescono la voglia di tornarci l’anno seguente. Ormai si sa: appena tornati a casa, vorremmo subito ritornarci! E’ una droga sana cui non si può rinunciare. Un weekend di svago e di stacco la spina che ti porta fuori dal mondo e dentro in “quel” mondo, fatto di biciclette e di emozioni. Chiedete ad Alfredo per sapere come si fa ad abbandonarsi a tutto questo! Purtroppo però dura solamente pochi giorni, e purtroppo ci tocca anche dormire ogni tanto (le classiche 10 ore in 3 giorni), altrimenti sarebbe fantastico viverla per 72 ore o più ininterrottamante, a palla. Adesso però passo la palla (anzi il pedale) ad altri cinghiali, che vi racconteranno la loro ventiquattoredifinaleligure. Alfredo...
[SENSAZIONI] Mi hanno rubato la bici da città!

[SENSAZIONI] Mi hanno rubato la bici da città!

Ma come si fa!!!!!!!! Buongiorno cinghiali. Quello che vedete in foto è quel che rimane della mia bici per gli spostamenti stazione – ufficio – stazione a Novara, ovvero parte della gomma che ricopriva il cavo di metallo che componeva il catenaccio. Da pochi giorni abbiamo cambiato sede, e la nuova sede non ha lo spazio interno per legare le bici. E tutto il quartiere è adornato di cartelli indicanti il divieto di legare le bici praticamente ovunque. La bici non aveva un grande valore, anzi, era una vecchia Montana mezza scassata.  Forse però il valore affettivo c’era, in quanto era la prima bici che regalai a Cristina (mia moglie) anni fa e la prima bici con forcella ammortizzata che ho provato. Quella bici che mi ha fatto scattare la molla, o meglio, il virus della mountain bike. Rimane l’amarezza nel vedere che i furti di bici sono presenti, anzi, forse anche maggiori. Due giorni prima hanno rubato quella di un mio collega. Spero almeno che la mia bici sia in mano ad un disperato. A qualcuno che l’ha rubata perchè senza i soldi necessari a comprarne una ma che ne necessita per recarsi a lavoro. Nel caso contrario, se il furto è fatto da un balordo, comunque se mi stai leggendo sappi che non porto rancore. Ti auguro solo un futuro di costante uso di dissenten e di crampi allo scroto. Ciao vecchia Montana, sappi che mi mancherai. Ci vediamo in...

Eppur si muove…e pedala

Buongiorno amici e amiche del pelo setoloso. Volevo dire che durante una delle ultime domeniche pomeriggio, si è fatta una pedalata tranquilla nella zona del borgomanerese, poi giù verso il sunese, bogognese, mezzomerichese, e poi su fino al conturbiese e infine gattichese. Ora, devo dire che se si vuole passare una bella e tranquilla domenica sui pedali, anche nelle nostre zone ci sono ottime strade secondarie da scoprire: ottime perchè frequentate da veramente pochissime auto, e perchè hanno un manto stradale invidiabile e perfetto. Quindi siamo passati per le vie delle cascine a Santa Cristina, frazione di Borgomanero, poi su qualche strada bianca di Suno e dintorni, ancora sulle strade collinari di Mezzomerico che offrono una vista splendida di vitigni in attesa di frutti, e infine lungo il famoso “Sentiero Novara” che percorre la provincia in una specie di anello e che abbiamo incrociato fino a Conturbia. E devo dire che si tratta di un bel sentiero, magari da provare interamente lungo tutto il suo tracciato. Ciò appuntato, volevo sottolineare come sia rimasto affascinato dalla quantità di persone biciclettare che abbiamo incrociato! Ciclista stradista concentrato, mountainbiker in trasferimento su strada, signore e signora a passeggio con il cestino, signore e signora ben allenati e performanti, nonno con i due nipoti, nonno da solo, signora anziana che si reca dall’amica a fare due chiacchiere, ciclista stradista 1 che cerca di stare al passo del cclista stradista 2, me, Sara e sorella Erika, mountainbiker che pedala il caro vecchio “cancello” e uindi avrà anche un gran manico, ciclista stradista che esce dal gruppo degli anomini e saluta (!). Naturalmente non ho...
Portland Disaster Relief Trials

Portland Disaster Relief Trials

Buongiorno a tutti ragazzi! L’iniziativa, il progetto, l’evento o semplicemente quella csa di cui vi parlerò oggi può essere riassunta in un’unica parola: fantasticassurda! Si perchè a Portland, si sono inventati una manifestazione ciclistica geniale e di tutto rispetto. In pratica, dai piani comunali di risposta ad ogni tipo di emergenza ed evento catastrofico, quale ad esempio un terremoto, si può facilmente immaginare una situazione di grave razionamento del carburante come di viveri di primaria necessità. Questa è stata la necessità “immaginata” per associare il tema dell’evento catastrofico all’utilizzo delle cargobikes! Danni ingenti alle infrastrutture rappresentano il primo grande impatto visivo dei terremoti, ma la media elevata , su scala nazionale, delle persone che a Portland utilizzano le biciclette per il trasporto giornaliero di “merce”, ne ha fatto la città più elastica da questo punto di vista: strade danneggiate, scarsità di carburante, e perfino ponti abbattuti rallenteranno ma non fermeranno di certo il trasporto a Portland! In caso di terremoto, le biciclette-cargo formeranno un anello di congiunzione fondamentale, capace di collegare qualsiasi trasporto pubblico che sia ancora in grado di funzionare. Le bici cargo riusciranno a distribuire forniture, trasportare pazienti ai centri di soccorso, e facendo qualsiasi altra attività di una bicicletta normale. L’idea della manifestazione è di doppia natura: dimostrare le capacità impressionanti di carico delle biciclette e le loro infinite peculiarità in situazioni di disastro ambientale. Lo scenario è incentrato intorno ad un tentativo di collegare zone terremotate distanti circa 30 miglia, il quarto giorno successivo all’evento naturale,  ovvero il tempo stimato di risposta alle necessità e di arrivo in loco dei soccorsi. In quello che è...
[ intervista ] Silvio Tonda e il SSEC

[ intervista ] Silvio Tonda e il SSEC

Amici cinghiali oggi vi porto ad incontrare Silvio Tonda, un nostro amico che seguo a distanza da parecchio tempo. Perché ? Beh semplicemente perché è molto attivo e fa cose interessanti come la SSEC! Ciao Silvio e grazie per averci concesso quattro chiacchiere. Come prima cosa presentati brevemente ai lettori. Ciao amici cinghiali. Mi chiamo Silvio, ho 28 anni e vivo a Coazze, in Val Sangone a circa 40km da Torino. Sciatore e pedalatore di ruote grasse… quando hai iniziato a fare questi sport? Ho iniziato a pedalare all’età di 16 anni, grazie a un amico (Cristiano detto l’Orso) che mi ha scorrazzato qua e la sulle montagne in bicicletta. Per quanto riguarda il Silviu invernale da bambino ho fatto sci di fondo per diversi anni e biathlon con l’arco. Poi nel 2007/2008 ho iniziato con lo scialpinismo infine nel 2009 ho provato il Telemark e ormai sono due stagioni che scio esclusivamente col tallone libero. Nella tua zona direi che il divertimento in sella e sugli sci non manca, vero? Puoi ben dirlo! Sono fortunato di vivere e lavorare (lavoro ad Avigliana, all’imbocco della Valle di Susa) in un luogo dove posso facilmente prendermi del tempo per farmi una pedalata, una corsa (si sto provando anche a corricchiare) o una gita con le pelli di foca. Da quando ti conosco ti ho visto partecipare alla SSEC (Single Speed European Champs). Quale animo muove una gara così? Il divertimento prima di tutto. La voglia anche di scherzare, di stare in compagnia e di passare qualche giorno di spensieratezza. Il SSEC così come altri eventi analoghi (SSIT – Campionato Italiano...