Sono passato al lato oscuro…

Sono passato al lato oscuro…

  Ebbene sì, sfrutto queste pagine per fare coming out, perché alcune cose non possono rimanere nascoste. La carne è stata debole e devo ammettere che, dopo la 24h di Finale, ho comprato una bici da corsa usata!!   Ad oggi ci ho fatto più di 1000km. E ancora peggio, dopo la 24h, avrò fatto neanche 50km in mtb. E ulteriormente peggio, mi piace pure uscire in bdc!! E metto i completi in lycra!! Mi sono depilato!! 2 volte!! Ho iniziato a usare Strava!! AIUTO!!!!! A mia discolpa devo dire che la bdc è stata presa per un problema al ginocchio, per cui il fisioterapista mi ha consigliato di correre meno e pedalare di più. Diciamo che, complici i problemi a trovarsi coi cinghiali causa impegni vari, ne ho approfittato anche nei weekend per farmi delle belle pedalate per tenermi in attività e poter rientrare entro mezzogiorno. Uscire in mtb dalle mie parti non mi piace (parco Ticino), d’altro canto non ho troppa voglia di farmi 1h di auto A/R per andare a farmi un classicone da 15km da solo (cosa che invece farei se abitassi a Borgo). E allora ho iniziato a guardarmi le strade, cercare tutte quelle poco trafficate che mi permettessero di fare giri diversi e senza traffico, pian piano ho iniziato ad avvicinarmi al Lago d’Orta e ai 100km (ancora non raggiunti, il ginocchio comunque si fa sentire), oppure ho cercato di fare tutte le salite nei dintorni (tutte le salite che se va bene arrivi a fare 600m dsl+ in 80km). Poi sono andato un paio di volte sul Mottarone partendo da Gozzano: devo dire...
Gita al Monte Cazzola

Gita al Monte Cazzola

Buongiorno a tutti. Sul finire dell’estate sono riuscito a convincere il buon Fabietto e l’altrettanto buon Andre ad una escursione ad alta quota. Dai ragazzi, andiamo al Devero e poi saliamo al Monte Cazzola. Tanto per non andare come già successo in passato all’Alpe Forno. L’ho fatta solo d’inverno, salendo con le ciaspole ai piedi, ma spero sia fattibile anche con le mtb. Ecco appunto: se non si prova, non si sa. Perché chi sa, sa. E ora noi sa: se volete salire al Monte Cazzola partendo dalla Località “Ai ponti”, passando per l’alpe Misanco, sappiate che dovrete spesso (troppo per alcuni, credo) portare la mtb a mano, non in spalla sia chiaro, ma a mano al proprio fianco si. Ma le uscite in alta quota sono anche questo! Non vi sto a dire che il primo pezzo sottobosco è anche un pochetto più ripido della parte finale più ampia di vedute e che nonostante tutto si cercava disperatamente di rimanere in sella, scendendo poco dopo. Aggiungo solamente che per quanto l’ascesa sia stata difficile, è stata ampiamente ripagata dalla bellezza dei paesaggi, delle creste montagnose che ci seguivano alla nostra destra, delle maledizioni che mi gettava addosso Fabietto, della caparbietà e carro-armatezza con cui la mia cicciabike mi portava avanti su sassi o tra guadi, delle mucche sul percorso, del pranzo al sacco una volta raggiunta la cima. E poi niente, inizia la discesa “ad minchiam” senza seguire il sentiero per tagliare la montagna, con vista di crepaccio di 1m x 20 di profondità: paura io. E la discesa lungo il sentiero dell’andata fino a valle, spettacolare, ripido...
Corri Forrest, corri!

Corri Forrest, corri!

Buongiorno cinghiali da corsa podistica! Non contento del giorno precedente per darmi la spinta a ripartire con la rimessa in forma sono andato alla straborgo. Mi sono trovato con alcuni Wildpigs e diversi Invictus di cui per questa corsa ho vestito la maglia. Ai polsi però due bracciali : uno rosa e uno verde. Sempre cinghiale sono 🙂 Parliamoci chiaro il mio intento non era vincere, non era fare il tempo e neppure cercare di tenere il passo di chi conoscevo. Era più una sfida personale: vediamo se ancora un pò affaticato dalla sera prima riesco a fare tutto il giro senza fermarmi. Anzi proprio perché le buone abitudini non si scordano ho nell’ordine: aiutato un signore che alla partenza è caduto e l’hanno calpestato in diversi; fatto il tifo alle signore che a bordo strada attendevano l’ispirazione per incitare gli atleti (ho temuto che trovassero le parole a gara finita) e fatto i complimenti ai bimbi figli del vento che mi sorpassavano. Come è andata? Beh, direte voi, “dicci che ce l’hai fatta almeno e non ti sei fermato in San Gottardo a prendere il gelato…”, confermo sono arrivato in fondo accompagnato da metà giro in poi dalla mia amica Laura che mi ha trovato sul percorso 🙂 Ah, in ultimo ma non per ‘ordine’ mi spiace non aver visto la partenza del figlietto di Teo ne il suo arrivo ma so che è stata una bella esperienza, vivida ancora stamane 🙂 La prossima attività spero sarà poggiare le ruote grasse su qualche...
Scrollarsi la ruggine di dosso

Scrollarsi la ruggine di dosso

E’ arrivato settembre e con lui una maggiore libertà di organizzarmi: quest’anno ho un pò latitato e per lo più premuto il bottone della reflex. Ieri sono andato a Briga Novarese a provare il demo day organizzato dall’Invictus Team per capire quanta ruggine si è accumulata nei muscoli, nelle articolazioni e quanta resistenza mi è rimasta. Appena arrivato saluto chi già conosco e chi invece vedo per la prima volta come fa un bravo cinghiale educato. Inizio a guardare le gradinate… Conto… 1,2,3,20,40… lascio stare, siam parecchi. Il demo day è composto da spiegazioni in cui Mattia, il coach, introduce quello che sarà il programma per chi poi vi parteciperà e da alcuni esercizi giusto per far capire che “musica” c’è … si va dal riscaldamento, ai burpees per finire poi con dello stretching. Sarete curiosi di sapere della mia performance… se avete letto fin qui, sicuramente vi interesserà quello! Sono indeciso se dirvi non pervenuta come si deve, pervenuta ma con il fiatone e fuorigiri oppure presente e urlante per il risveglio… scegliete voi! Giovedì prossimo ci sarà ancora una lezione di prova, poi si chiuderà il cerchio e verranno creati i gruppi. Se desiderate come me tornare in forma, venite a...
Il ciclismo che non voglio

Il ciclismo che non voglio

Ci ho pensato molto se scrivere questi mie pensieri o se tenerli per me, poi ho deciso di scriverli. E’ l’inizio di agosto, una società sportiva della zona organizza una competizione aperta agli esordienti (13-14 anni) e agli allievi (15-16 ani) chiamata “La piccola Roubaix de Burbanè”, con la caratteristica di contenere nel percorso alcuni tratti sterrati e alcuni piccoli strappi ciotolati. Essendo mio figlio (quasi 3 anni) molto attratto dalle bici e comunque attratto dal “casino” ne approfitto per trascorrere del tempo father & son e lo porto a vedere un paio di passaggio proprio su uno di questi strappi. Il mio pensiero dopo i due passaggi visti? Che schifo. Premetto che non sto parlando di ciclismo su strada o su sterrato, sto parlando di ciclismo. Passano due volte i ragazzi, sul tracciatto alcuni direttori tecnici (mi vergogno a definirli tali) delle varie squadre e alcuni membri dei team a supporto dei ragazzi. Ovviamente il tracciato mette in difficoltà i ragazzi non abituati a questo fondo e qui…. volano bestemmie come se non ci fosse un domani…. Non apprezzo, ma non mi scandalizzo, penso solo che se questo è il comportamento anche in allenamento io forse punterei a smorzare i toni come si faceva ai miei tempi negli sport che ho praticato. Il peggio arriva nel mezzo del gruppo: ragazzi in difficoltà in salita, a uno di questi si sganzia il pedalino e si ferma bloccando involontariamente altri ragazzi. Due di questi sganciano i pedali, spingono e… arrivati a fianco del ragazzo che ha causato il blocco (e che non riesce a riagganciare) gli tirano un calcio alla...
Cogli l’attimo

Cogli l’attimo

Siamo ormai ad agosto i chilometri macinati quest’anno son ben pochi; il piano per sabato era semplice : farsi una pedalata divertente tutti quanti su per il Mottarone. Ahimé il tempo si è messo a far le bizze e proprio la mattina pioveva tanto da farci desistere: in su sarebbe stato sicuramente peggio. Così, nel primissimo pomeriggio io ed Erby decidiamo di far comunque due pedalate in zona perché poi le due ruote penso di poterle rimettere su sterrato in autunno… La meta non c’è, gireremo a ca***oD*c**e qui e li facendoci solamentre trasportare dalle chiacchere. Il giro che ne è uscito è sicuramente basico ma sono rimasto comunque appagato: ne avevo assolutamente bisogno! Please upgrade your browser Lunghezza percorso 24.58 Km Altitudine massima 498.58 mt Altitudine minima 280.84 mt Dislivello positivo 238.7 mt Dislivello negativo 410.29 mt Informazioni sulla traccia: Semplice giro tra i boschi della mia zona, sentieri di campagna e un breve anello nei lagoni di Mercurago. Ideale per: mountain bike Classificazioni: Registrato con GPS, Solitario, tranquillo, Sterrato / Sabbioso Scarica GPX Percorso su Tripkly...